Yemen: scambio di prigionieri

Fonte: Agenzia Anbamed

Yemen

Un bombardamento con due missili balistici e droni armati su Maarib ha provocato la morte di 8 civili e il ferimento di altri 27, secondo quanto riferisce l’agenzia stampa governativa Saba. L’attacco ha colpito una moschea e il carcere femminile nel centro della città assediata dai ribelli Houthi. Anche nella capitale Sanaa, controllata dai ribelli, testimoni oculari hanno affermato che ci sono state esplosioni in una base militare e sono state notate ambulanze che percorrevano la strada tra la base e l’ospedale centrale della capitale yemenita. L’aeronautica saudita ha negato qualsiasi implicazione da parte dei suoi caccia.

I tentativi di mediazione USA e ONU sono in fase di stallo, anche se in realtà si registrano sottotraccia delle iniziative significative: Riad ha annunciato il blocco dei bombardamenti aerei ed ha espresso la sua disponibilità alla ripresa dei voli da e per Sanaa.

Il governo di Aden condiziona la fine dell’embargo sul porto di Hodeida al raggiungimento di una tregua. Gli Houthi invece vorrebbero ottenere prima la fine dell’embargo e soltanto dopo intraprendere le trattative per la tregua.

Un segnale positivo è stato lo scambio di prigionieri: 8 soldati governativi in cambio di 8 miliziani Houthi. Il passo è stato raggiunto grazie alla mediazione dell’Oman, che sta giocando un ruolo importante per mettere fine alla guerra dei 7 anni, che ha ridotto lo Yemen in macerie e la sua popolazione in povertà e fame.

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