Libia: le milizie di Tripoli sparano sui manifestanti

da Farid Adly (Agenzia ANBAMED)

Le milizie di Tripoli, ingaggiate dal governo Sarraj, hanno sparato
Domenica sui manifestanti che sono scesi in piazza contro la corruzione,
la disoccupazione e contro i disservizi (mancanza di elettricità, acqua
e carburanti, soprattutto). La missione dell’ONU in Libia ha chiesto
un’immediata inchiesta per conoscere i responsabili e la catena di
comando che ha portato a questo gesto repressivo contro una
manifestazione pacifica. Secondo voci non confermate, vi sarebbero stati
tre morti. Il ministero dell’Interno non ha rilasciato informazioni in
merito, ma ha sostenuto di non aver dato nessun ordine di sparare. Il
presidente Sarraj ha promesso un rimpasto di governo, ma ha respinto le
richieste di dimissioni. I manifestanti erano alcune centinaia e
portavano cartelli e gridavano slogan contro la guerra: “No a Haftar, no
a Sarraj. Libia unita e democratica” e sono arrivati senza incidenti
alla Piazza dei Martiri, nel centro della capitale libica. In serata,
dopo la diffusione della notizia dei morti, si sono svolte altre
manifestazioni con lanci di pietre contro le auto della polizia e sono
stati incendiati dei copertoni per bloccare le strade. Un gruppo di
manifestanti ha tentato di raggiungere la sede del governo, ma è stato
bloccato. La milizia Protezione Tripoli accusa un gruppo di mercenari
siriani ingaggiati dal ministero della difesa ad essere gli autori della
sparatoria contro le proteste.

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