La Seconda Guerra Mondiale
Collaborazionisti nazisti e traditori francesi, dopo decisione dei tribunali militari, vengono giustiziati per crimini contro l umanità e per il trattamento a cui sottomettevano i prigionieri di guerra nei campi.
Con l’espressione collaborazionismo in Francia si intende descrivere tutte le attività di supporto e cooperazione che la Repubblica di Vichy mise in atto tra il 1940 e il 1944 nei confronti del Terzo Reich, che in quel lasso di tempo occupava il territorio transalpino. Collaborazionisti furono definiti sia i sostenitori del governo di Vichy nel sud sia anche quelli del governo tedesco d’occupazione diretta nel nord (compresa Parigi) e sulla costa atlantica.
Dopo la caduta del Governo di Vichy, alcuni collaboratori dei nazisti furono perseguitati. Alcune stime dicono che circa la metà delle sanzioni avvenne in forma di esecuzione sommaria, altre sono estremamente più tragiche. Nelle Memorie De Gaulle afferma che 10.842 collaborazionisti sono stati giustiziati senza aver avuto un regolare processo. Solo 779 sono stati i collaborazionisti giudicati in tribunali regolari. Gli altri furono giustiziati ma, poiché i giudici chiamati a pronunciarsi avevano tutti, tranne uno, prestato giuramento a Philippe Pétain, molti degli imputati sfuggirono alle sanzioni. Una legge di amnistia nell’agosto 1953 pose fine all’epurazione (Commission d’épuration), ad eccezione dei colpevoli di «crimini contro l’umanità».
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