LA COMMEDIA DELLA PACE LIBICA

l nuovo Governo libico e tutta la buffa storia dell’unificazione é il solito maldestro tentativo dei Paesi Belli di fare i propri comodi in casa d’altri.La madrina dell’operazione in atto é la Signora ONU, sempre pronta quando non dovrebbe esserlo e sempre in ritardo o assente quando sarebbe richiesta la sua presenza.Sotto le amabili spoglie dell’amabile Williams si nasconde il solito disegno colonialista delle Potenze, restie a lasciar perdere una fetta importante di petrolio, pagato oggi, un terzo del suo valore commerciale.Quindi la Francia Total, l’Italia Eni e l’Inghilterra BP spingono alle nozze un Paese che di maritarsi non ne ha nessuna voglia.Almeno in queste condizioni.Ed il rifiuto ha il suono delle armi, come é accaduto giovedi, quando un Gruppo armato ha fatto fuoco sull’auto (blindata) del Ministro degli Interni di Tripoli, Fathi Bashagha che é rimasto illeso.Le sue guardie hanno risposto al fuoco : 2 terroristi uccisi, 1 ferito, uno arrestato.Pare provengano da Zawiya, la potente città libica a 45 km ad ovest di Tripoli, le cui Brigate sono da tempo in guerra con quelle di Misurata, città natale proprio di Bashagha.Un avvertimento al leader libico o solo un coupe de theatre ?Propendo per la seconda.Se veramente volevano ucciderlo, sapendo le misure di sicurezza che ha intorno, non avrebbero mandato quattro deficienti col moschetto a sparare, cosi’ stupidi da farsi subito uccidere o arrestare.Ci sono sistemi “italian style” molto più adatti.Ed in Libia la dinamite la trovi anche al mercato.Sta di fatto che Bashagha ha indossato il cappello del “martire” portando commiserazione e perché no, anche voti, al suo sogno di diventare qualcuno.Oggi la Libia ha visto nascere, sempre dalla pancia ONU, un Consiglio Presidenziale ed un Premier incaricato.al-Menfi é stato nominato rappresentante del primo, Abdul Hamid Dbeiba del secondo.Il “martire” c’é rimasto male, aveva speso tempo e soldi per fare il giro d’Europa perorando la sua candidatura.Ma i giochini del Potere sono solo all’inizio e le Elezioni Generali si terranno solo a fine anno.C’é tutto il tempo per recuperare.Intanto ha provveduto a convogliare parte delle sue Brigate verso Tripoli.Circa 5000 uomini dei 18mila su cui puo’ contare.E’ un avvertimento anche al Governo tripolino sempre indeciso su quale cavallo stare.Nell’est del Paese, Haftar é solo come una zanzara di notte in camera. Fastidioso nei suoi proclami e nelle invettive al punto che il Governo di Tobruk sta seriamente meditando d’usare il DDT.E l’insetticida potrebbe essere il nuovo scandalo-armi che lo coinvolge in prima persona.Pare che gli States abbiano inviato armi al dittatore egiziano e quest’ultimo le abbia recapitate, via Giordania, all’amico Haftar.Ovvio che Washington neghi, ma le armi comunque ci sono e qualcuno deve averle spedite.Nel frattempo la Russia fa di tutto per far naufragare il nuovo assetto politico.La corte amorosa nei confronti di Saief Gheddafi continua ma il figliolo é molto restio ad accettare le avances del Cremlino temendo, a ragione, d’essere solo un “cavallo di troia” per arrivare a conquistare Tripoli.Per questo, anche gli ultimi approcci fatti nella residenza segreta di Saief, non hanno entusiasmato Putin che sperava in un abbraccio riconoscente.Ma Saief é tutto d’un pezzo e poco incline alle smancerie.Ha passato più tempo a cavallo che in salotto ad ascoltare i russi.La Libia é ancora lontana km da una vera tregua ed una conseguente pace nazionale.Quello che ancora l’amabile Williams non ha capito é che se vuoi veramente riunificare il Paese, devi passare SOLO e SOLTANTO attraverso le Tribù, visto che, piaccia o no, detengono il potere sul territorio.Ed il loro silenzio in tutto questo casino, é la prova che rifiutano il ruolo di comprimari o peggio di subalterni.Fino a quando le NU parleranno solo con Tripoli e Tobruk tenendo fuori il Consiglio delle Tribù (148 quelle effettive) giocheranno in solitudine come fanno a 16 anni i ragazzini in bagno.

Claudio Khaled Ser

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