Il conflitto in Transinistria
Secondo il ministero dell’Interno della repubblica autoproclamata della Transnistria, alle 16:00 ora italiana, sconosciuti hanno sparato diversi colpi da un lanciagranate anticarro portatile contro l’edificio. Non si sono registrate vittime nè feriti, probabilmente anche perché l’edificio era semivuoto per le festività della Pasqua ortodossa. Due lanciagranate utilizzati sono stati trovati abbandonati nelle vicinanze del palazzo.
Il gesto al momento non è stato rivendicato ma tutte le ipotesi sono sul tavolo dell’intelligence che considera il ruolo della regione separatista filorussa per Mosca. I comandi militari russi hanno esplicitamente dichiarato la Transnistria come obiettivo da mettere al sicuro attraverso la conquista di tutta la fascia costiera dell’Ucraina.
Eventuali responsabilità o rivendicazioni potrebbero accendere ulteriormente il conflitto russo in Ucraina, con Mosca che punta ad estendere il suo controllo sulla regione di Odessa. Il governo di Chisinau si è detto preoccupato per le esplosioni avvenute nell’autoproclamata capitale Tiraspol in quanto, si legge in una nota, l’accatto potrebbe creare pretesti per un’escalation della situazione della sicurezza nella regione della Transnistria”.
La regione, fuori dal controllo dalle autorità costituzionali e sostenuta dalla Russia, si è auto-dichiarata indipendente nel 1990 ma non è riconosciuta da nessuno nella comunità internazionale. Mosca ha ancora una base militare nella regione e una scorta di circa 20.000 tonnellate di munizioni a Kolbasna. “Se lo colpiscono esplode mezza Moldavia”, dice qualcuno.
Commenti recenti