X FACTOR IN LIBIA

Fathi Bashagha é il nome “nuovo” in Libia, colui che pare destinato a prendere il posto di al-Serraj come Capo della Tripolitania. Divenuto Ministro dell’Interno, ha subito stretto forti legami con il Ministro della Difesa, quindi con le Forze Armate e con il Capo della Procura di Tripoli (destinato a diventare a breve Ministro della Giustizia).Forte dell’appoggio di una “sua milizia” la Rada ha iniziato un repulisti nel Governo e nel suo sottobosco, arrestando molti funzionari corrotti e cercando di smantellare i legami mafiosi che legano alcuni Ministri con Brigate e Milizie avverse.Prima che vi facciate prendere dall’euforia, sappiate che Bashagha é un tipetto all’Haftar, desideroso di conquistare potere e mosso da forti ambizioni personali. Per questo la sua prima preoccupazione é quella di conquistare la fiducia degli “stranieri” padroni del destino libico.L’Europa lo ha accolto con favore, altrettanto hanno fatto Usa e Turchia, seppure con diversi distinguo.E’ lui che ha progettato l’arresto del trafficante Bija ed é sempre lui che ha invitato i turchi a controllare l’operato della Guardia Costiera libica, non fidandosi ovviamente del lavoro che attualmente stanno svolgendo.Dovrà vedersela con le potenti milizie di Zawiya, città costiera dove partono i migranti e dove viene raffinato il petrolio estratto in Fezzan, in pratica la roccaforte di Bija.E dovrà fare i conti anche con Haftar deciso a non far pace con nessuno, nemmeno con se stesso.Il Caporale tuona ma le sue minacce non porteranno pioggia.Si é indebolito e di molto, sia nel fronte interno dove é in rotta di collisione col Governo di Tobruk, sia su quello esterno dopo che gli Usa hanno smesso di dargli fiducia.E’ chiaro che un Haftar debole, rafforzi la posizione di Bashagha, anche se il Caporale puo’ ancora contare sull’appoggio dei suoi soldati.Ma fino a quando ?Fino a che li paga, e i soldi stanno per finire.A Tobruk hanno stretto i cordoni della borsa, dalla Russia non arrivano rubli e l’Egitto é indebitato fino al collo.Riad e Abu Dabi si sono resi conto che é una “guerra a perdere” e che i loro soldi non avranno un ritorno.Quindi niente monetine nemmeno da loro.E tanto meno dalla Francia preoccupata dall’ascesa di Bashagha. Potrebbe non essere invitata al tavolo dove gli altri si spartiranno pane e ceci.Bashagha intanto sta pianificando altri due arresti eccellenti.Il primo, potrebbe essere Salah Badi, capo delle milizie islamiste Al Sumud. Proprio come Bashagha, anche Badi è originario di Misurata, la “città-Stato” della Libia occidentale dove la Turchia sta costruendo una base navale dopo aver cacciato gli Italiani ed il loro fantomatico ospedale. Un’altra possibile preda di Bashagha potrebbe essere Ahmad Dabbashi, detto “Al Ammu”, potente “boss” del clan Dabbashi di Sabrata accusato di traffico di armi e munizioni, traffico di carburante, trasporto di immigrati irregolari in cambio di denaro, rapimenti ed estorsioni.Due tipetti poco raccomandabili e protetti finora dall’imperante corruzione governativa.Ma anche qui bisognerà combattere contro i soldati che proteggono gli sporchi affari dei due “padrini mafiosi”.E’ chiaro che l’arresto dei due farebbe salire alle stelle il gradimento occidentale verso Bashagha e favorirebbe in modo deciso la sua ascesa al potere.Poi (c’é sempre un poi) bisognerà fare i conti col suo ego.E questa sarà la battaglia più difficile dato che Narciso Bashagha davanti allo specchio continua a chiedere “Chi é il più bello del reame ?”Lo specchio, imbarazzato, tace.

Claudio Khaled Ser

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