SUDAN, COSA C’E’ DIETRO LA GUERRA

Ri-esplode la guerra, assopita ma mai spenta, in Sudan.

Abbiamo ancora negli occhi le strazianti immagini del Darfur, migliaia di Persone uccise in una escalation di violenze che non ha comunque mai avuto fine.

Il pretesto per riprendere in mano le armi, lo ha fornito il generale Al Buhran, capo dell’esercito nazionale sudanese quando, nell’ambito del programma volto a ridare al Paese un governo civile, è stato annunciato l’inquadramento delle Rsf, le Forze di Intervento Rapido, comandate da Mohammed Dagalo, noto come Hemeti tra i ranghi dell’esercito regolare.

Quindi é una guerra tra due “generali” e le loro truppe.

Nessuno vuole cedere il potere all’altro, anche a costo di sacrificare il Popolo sull’altare dell’avidità.

Ma i due non sono soli.

Dietro di loro ci sono Paesi che hanno tutto l’interesse a fomentare questa guerra e, ovviamente, cercare di vincerla.

Al Buhran (Esercito Nazionale) é spalleggiato dall’ Egitto, Hemeti (RSF) da Arabia Saudita, Emirati e Libia.

La Russia tergiversa tra i due pur mostrando simpatia per Hemeti.

Il Ciad resta a guardare (per il momento).

Ma perché questo interesse ?

Cerchero’ di spiegarlo brevemente senza annoiarvi troppo.

EGITTO

Il Governo de Il Cairo ed il suo Presidente Al Sisi, puntano sull’appoggio di Khartoum per la vicenda relativa alle acque del Nilo, che é caratterizzata da una disputa con l’Etiopia dovuta al progetto di Addis Abeba di costruire una grande diga capace di diminuire la portata del fiume in territorio egiziano.

Il Nilo attraversa anche il Sudan, da qui l’importanza per Il Cairo di coinvolgere Khartoum schierandosi con il governo attualmente in carica.

ARABIA e PAESI DEL GOLFO

Il Sudan si affaccia sul Mar Rosso e questo nell’ultimo decennio ha contribuito ad aumentare l’interesse da parte delle petromonarchie del Golfo.

Lo stesso Hemeti nel 2015 ha inviato parte delle RSF nello Yemen, a supporto dell’offensiva saudita contro gli Houti. In quella circostanza, i rapporti tra Khartoum (RSF) e l’Arabia Saudita sono diventati molto stretti.

Così come molto intense sono diventate le relazioni con gli Emirati Arabi Uniti.

LIBIA

In Libia da anni sono presenti combattenti sudanesi.

Gran parte di loro sono mercenari al soldo di Khalifa Haftar, permettendo all’isterico caporale, il controllo di ampie zone del deserto del Fezzan.

Sono truppe del RSF al comando di Hemeti e quindi, se lui fosse costretto a richiamare i soldati in Sudan, Haftar vedrebbe il Fezzan allo sbando ed in preda alle Tribù locali.

CIAD

E’ uno dei G5 del Sahel, un Paese oggi molto fragile e molto indeciso su tutto.

Vorrebbe stare da entrambe le parti pur di non finire nel mirino, ma prima o poi verrà coinvolto, visti gli stretti rapporti che ha sia con Hemeti che con Al Buhran.

Mentre l’Europa si limita ad accendere candeline della Pace, gli USA hanno messo in allerta le navi e le truppe dislocate nell’area.

Per stare con chi ?

Tutto dipenderà dall’atteggiamento della Russia, gli americani si metteranno dall’altra parte, fregandosene del Sudan.

Ma siamo solo all’inizio e nessun giocatore vuole scoprire le proprie carte.

Sul tavolo c’é la pelle delle Persone, ma a tutti i giocatori non importa nulla della fine che faranno.

Claudio Khaled Ser

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