Sorveglianza e repressione in Cina

Tre aziende europee con sede in Francia, Svezia e Paesi bassi hanno venduto sistemi di sorveglianza ad agenzie di sicurezza cinesi coinvolte nelle violazioni dei diritti umani, denuncia Amnesty International in un rapporto pubblicato il 21 settembre.Le telecamere a circuito chiuso, i sistemi per il riconoscimento facciale e per l analisi delle emozioni prodotti dalle aziende sono usati in Cina per controllare i cittadini e reprimere le minoranze etniche, scrive l Epoch Times. ” La maggior parte dei paesi dell Unione Europea, inclusi Francia e Svezia, finora non ha accolto gli appelli a rendere più rigide le regole sulle esportazioni, adottando misure per la tutela dei diritti umani nel commercio dei sistemi di sorveglianza, un settore dominato dalle aziende europee”, dice il rapporto di Amnesty.

Lavoro forzato in Tibet.

Le autorità cinesi hanno trasferito decine di migliaia di contadini tibetani in centri di formazione ” stile militare” per poi impiegarli nelle fabbriche, in Tibet o in altre zone del paese. Lo rivela un inchiesta della Reuters, che parla di un sistema di lavoro forzato simile a quello praticato nello Xinjiang

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