Operazione Market-Garden

L’operazione Market Garden ( 17 -25 settembre 1944 ) ovvero: “Quell’ultimo ponte” (libro e film di Cornelius Ryan) ovvero l’occasione periodica per “sparare a zero” su Sir Bernard Law Montgomery, 1º Visconte di Alamein, Maresciallo di Gran Bretagna.E’ vero che fu un’idea del Maresciallo Montgomery (com.te 21mo Gruppo di armate britanniche/canadesi ) che egli propose suo diretto superiore Dwight “Ike” Eisenhower (com.te in capo Forze Alleate in Europa) il piano consisteva nell’aggirare la linea Sigfrido per poi arrivare da nord sul bacino della Ruhr, cuore industriale della Germania e cosi’ forse concludere la guerra per la fine dell’anno. Per ottenere cio’ era necessario attraversare i principali corsi d’acqua olandesi conquistandone i ponti principali, in mano alle truppe tedesche.I due comandanti si incontrarono con i loro “staff” il 10 settembre ‘44 a Bruxelles, Montgomery, brandendo i messaggi cui Ike non aveva risposto (aveva avuto un incidente e aveva un ginocchio ingessato) lo assali’ con una lunga sparata sulla poca attenzione data alla sua ardita proposta, Ike aspetto’ che riprendesse fiato poi gli disse: “ Ehi Monty, perché non ti dài una calmata? Non ti sembra di esagerare? Dopotutto sono il tuo capo…” A Montgomery non resto’ che chiedergli scusa…i Insomma Ike, pur non sopportando il carattere impossibile di Monty, sapeva bene come prenderlo.Eisenhower autorizzo’ quindi l’ambiziosa e rischiosa operazione proposta da Montgomery, anche perché le linee del fronte erano oramai troppo allungate: vi erano grandi difficoltà per i rifornimenti – sopratutto di benzina – che viaggiavano per giorni dai porti della Normandia (oramai insufficienti) ininterrottamente su quelle strade che erano state soprannominate le “ Red Ball Highways”, il grande porto olandese di Anversa non essendo utilizzabile poiché i tedeschi controllavano la riva nord de l’Escaut. L’eventuale successo di Market Garden avrebbe eliminato questo importante problema.Il 17 settembre 1944 fu lanciata quindi la più grande operazione aereoportata della Storia: 1527 aerei da trasporto e 478 alianti, scortati da 919 caccia, fecero atterrare 34000 uomini: la 1° div areotrasportata britannica e la 1° brigata paracadutisti polacca per i ponti di Arnhem e Grave, la 101ma paracadutisti USA su Eindhoven e la 82ma USA vicino Nijmegen.Poiché in effetti si trattava di due operazioni distinte: “Market”, l’assalto aviotrasportato per catturare rapidamente i ponti prima che fossero distrutti, e “Garden” la successiva avanzata di forze terrestri che, rilevando i paracadutisti e superando i ponti, avrebbe investito da nord la linea Sigfrido, la tenaglia si sarebbe poi chiusa con forze corazzate provenienti da Sud.Nel complesso “Market” stava quasi per riuscire, anche se non tutti i ponti erano stati presi intatti. Ma oltre che la sorpresa, la rapidità era necessaria per “Garden”, e questa manco’; ostacolata dalla poco convinta determinazione americana che aveva supposto una scarsa resistenza tedesca. Non si erano fatti i conti con i “Feldmarschals” Gerd Von Rundstedt e Walter Model, che organizzarono una dura e efficace resistenza. A fronte il generale britannico Sir Brian Horrocks esito’ nella sua avanzata verso Nijmegen, ed Arnhem dove erano appostate a difesa la 9° e 10° divisioni panzer SS. Fallisce quindi il piano di congiunzione tra i paracadutisti di “Market” e le forze terrestri di “Garden”, ed è ad Arnhem ( il cd “ultimo ponte“ ) che si svolge il noto dramma: per sette giorni i paracadutisti britannici assieme ai polacchi resistono agli attacchi dei blindati tedeschi senz’ armi adatte né viveri né acqua, finché finite le munizioni non resta loro che arrendersi. Nella notte tra il 25 e il 26 solo 2400 uomini riescono a riattraversare il Reno a nuoto o su canotti, il resto caduti o prigionieri. In totale gli Alleati perdono 15000 uomini, di cui più di un migliaio “killed in action”.Sconfitta tattica quindi; tuttavia sul piano strategico sia Montgomery che Eisenhower pensano che ne sia valsa la pena. Ike sostenne aver detto a Bruxelles a Monty che arrivare cosi’ al cuore della Germania era un’illusione ma che “Market Garden” era comunque opportuno e anzi necessario al fine di assicurare il grande porto di Anversa. Poteva quindi andare meglio, tuttavia una buona parte dei Paesi Bassi era stata presa ai tedeschi e il porto di Anversa non era più minacciato ( anche se le forze canadesi – quindi di Monty – dovranno ancora combattere per sgomberare le rive dell’Escaut)“Monty” concorda a posteriori con “Ike”, pur sostenendo – puntigliosamente (normale: è Montgomery..) – che Eisenhower era convinto pure lui di arrivare fino alla Ruhr e che di Anversa se ne parlo’ solo quando le cose si misero male per “Market Garden”, aggiungendo che gli americani non lo avevano appoggiato con forze sufficienti. Possiamo concludere con quanto scrisse Churchill ai suoi generali: “Per quanto riguarda Arnhem… la battaglia per me è stata una vittoria… anche se fu la divisione più avanzata – che merito’di più – ad essere la più sacrificata (ndr: la British 1st Airborne Division composta da 10.600 uomini che ebbe 1.485 “K.I.A.”) ma sono fiero di sapere che i nostri capi militari siano in grado di assumere tali rischi”(pensava forse a Montgomery…). In fondo Montgomery concepi’ l’operazione con una strategia “britannica” (c’è chi dice che fosse stato spinto anche dalla necessità di eliminare le basi tedesche di V1 e V2 che operavano dal nord dell’Olanda contro Londra) mentre Eisenhower la vide come un’operazione dagli obiettivi limitati (e logistici, disciplina di cui era un esperto) ma che pero’ poteva magari avere il successo preconizzato da Montgomery.Due punti comunque sembrano chiari: 1) Eisenhower era il diretto superiore responsabile di Montgomery ed aveva autorizzato esplicitamente l’operazione, quindi –obiettivi limitati o no – ci credeva. 2) La sconfitta tattica fu dovuta a vari fattori: inaspettata efficace resistenza nemica, lentezza delle truppe di terra a congiungersi con le aviotrasportate, mancata concentrazione di forze di terra – statunitensi – nel punto di attacco (Rommel in A.S. non aveva fatto scuola..) condizioni metereologiche successive sfavorevoli, ma che non possono imputarsi a Montgomery (che riconobbe il suo solo errore di non aver ordinato di paracadutare le truppe più vicino agli obiettivi).(Autore: Alberto Nani)Fonti: Memorie di: Churchill (Cap 8° versione “abredged”), Eisenhower (Crusade in Europe, cap 16) Montgomery (Cap. 15° e 16°), Antony Beevor, Seconda Guerra Mondiale, Cap.42)Inoltre: Video (in inglese ma chiaro e suggestivo): YOUTUBE https://youtu.be/EejtTsIeLHUCommento del fim “Quell’ ultimo Ponte” di G. Cecini: https://youtu.be/2zylJ1h5RNAPer approfondimento: Giovanni Cecini, Operazione Market Garden, ed Ghillemi,

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