Operazione Catapult
Operazione “Catapult”: porto di Mers El Kebir ( ma anche di Alessandria)Mers el Kebir è un porto algerino vicino ad Orano, divenuto famoso poiché all’inizio della 2a G.M. diverse navi da guerra francesi si fecero massacrare dalla Royal Navy. Ancora oggi in Francia – alcuni tra coloro che ricordano il fatto – lo considerano con un certo astio verso la “Perfida Albione” (termine popolare anche nell’Italia del “Ventennio”, assieme a: il “popolo dai cinque pasti” e: “Dio stramaledica gli inglesi!”)Siamo a fine luglio del 1940, ca un mese prima la Francia ha firmato l’armistizio con la Germania, un articolo del quale stipula che la flotta militare francese resterà bloccata nei suoi porti e la Germania si impegna a non utilizzarla.. Ma i tempi sono duri per il governo britannico, solo oramai contro i nazisti (molti politici inglesi pensano alla pace) e Churchill deve:1) assicurarsi che la flotta di Vichy non sia utilizzata contro la GB 2) Dimostrare alla Germania che ogni compromesso è impossibile3) dimostrare a Roosevelt che la guerra continuerà comunque e contro tutti, se necessario anche contro l’ ex-alleato francese.La Royal Navy dovrà percio’ neutralizzare il naviglio da guerra francese (operazione “Catapult”) Si esclude pero’ l’importante porto di Tolone per il rischio eccessivo e per evitare che i Tedeschi lo occupino (fa parte del “territorio libero” di Vichy)L’ammiraglio inglese James Sommerville dirige quindi la sua squadra su Mers el Kebir, trova le navi francesi in porto e invia il Capitano Cedric Holland sull’incrociatore Dunkerque (bel nome!) con un ultimatum all’ammiraglio francese Marcel Gensoul, a cui offre queste possibilità: 1) dirigersi assieme alla flotta di Sommerville in un porto britannico per continuare la lotta contro i nazisti2) far rotta verso un porto delle Antille, o degli USA (allora neutrali).3)Altrimenti Sommerville non reagirà ad una decisione di autoaffondamento. Gensoul si rifiuta di ricevere il capitano Holland portatore del messaggio. Invece chiede istruzioni all’ammiragliato. Ne è a capo l’ amm. Darlan, il quale, sentito il Maresciallo Pétain, invece di rispondergli dà ordine alla flotta di Tolone di attaccare gli inglesi a Mers El Kebir (cosa logisticamente impossibile, troppo lontani) e questo ordine è trasmesso “in chiaro” per cui Sommerville lo intercetta, e nota anche che le navi francesi prendono l’ assetto di combattimento.Dopo un’ ulteriore inutile attesa, alle 17:30 a Sommerville non resta che rinnovare l’ultimatum a Gensoul.Costui di nuovo non dà alcuna risposta.Alla fine, alle 18:00 Sommerville è costretto ad aprire il fuoco. Affondano la corazzata Britannia e la Provence, e l’incrociatore Dunkerque, altre sono leggermente danneggiate, i morti sono 1295 in tutto. Ma sei altre navi riescono a uscire dal porto (un incrociatore incluso) senza essere inseguite.Oggi ancora è vivo il mito dei “perfidi inglesi”. Quando su Facebook si evoca Mers el Kebir, volano gli insulti a Churchill, e si rievoca “la pugnalata alla schiena” (ancora una …) degli ( ex) alleati inglesi.Già, pero’ vi è un particolare “dimenticato” anche da storici accreditati: nelle stesse ore di Mers el Kebir, davanti al porto di Alessandria si presentava uno scenario identico: l’ammiraglio inglese Cunningham intimava esattamente lo stesso ultimatum all’ammiraglio francese Godfroy, i due entravano direttamente in contatto e una soluzione era trovata rapidamente per evitare la distruzione delle navi e la morte inutile di tanti marinai. Ad Alessandria le navi francesi – scaricate munizioni e combustibile – restarono in porto fino all’arrivo degli Alleati, poi parteciparono alla fine del conflitto contro i tedeschi.E allora Gensoul a Mers el Kebir, fu un incapace, o peggio, lo fece apposta ?In effetti i morti di Mers el Kebir misero in seria difficoltà De Gaulle (già in Inghilterra) fornirono acqua al mulino della propaganda di Vichy oramai filo-nazista che a gran voce chiese di dichiarare guerra alla Gran Bretagna. Pétain per fortuna si rifiuto’, ma solo una settimana dopo, con un colpo di mano, si fece dare i pieni poteri dal Parlamento, inaugurando cosi’ il suo governo autoritario che lo porterà alla stretta collaborazione con il nazismo. Strana coincidenza, no?, L’ammiraglio Gensoul pare avesse dimenticato di accennare, nel messaggio ai superiori, una delle clausole: la possibilità di rifugiarsi in porto neutrale. Fu sottoposto ad una breve inchiesta, dove, a sua difesa, dichiaro’ che “nessuno lo aveva consigliato” (sic!) e dove si appuro’ che aveva avuto conoscenza delle trattative di Alessandria in tempo reale. Comunque non si senti’ più parlare di lui, fu lasciato tranquillo anche nel dopoguerra, mori nel 1973, a 93 anni. A mio modesto avviso quei 1295 morti gli restarono tutti sulla coscienza.(Alberto NANI)
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