La guerra in Kurdistan

da Agenzia Anbamed

L’esercito turco ha ammesso l’uccisione di due soldati nelle zone occupate dalle sue truppe nel nord della Siria, Kurdistan occidentale (Rojava, Federazione della Siria del Nord) senza specificare le circostanze nelle quali sono avvenuti gli scontri. Un comunicato delle forze democratiche siriane (SDF) a guida curda ha spiegato che le loro unità dell’artiglieria hanno scambiato con le truppe di occupazione lanci di razzi nel nord della provincia di Aleppo. Obiettivo dell’attacco era una base militare turca. Le truppe di Ankara hanno risposto con il lancio di missili terra-terra lungo tutta la linea del fronte. Da mesi il presidente Erdogan va annunciando un’offensiva contro la zona autonoma nel nord della Siria, ma Russia e Iran, i due partner nel processo di Astana per la crisi siriana, non hanno finora dato la luce verde. Inoltre la presenza di truppe statunitensi ad est dell’Eufrate rappresenta una difficoltà per le truppe turche, nel timore di colpire i soldati di un alleato della Nato. Il governo di Damasco ha sfruttato la situazione, per raggiugere un accordo con i curdi che permette alle sue truppe di entrare nella zona autonoma, per una difesa comune contro gli invasori. È stato annunciato anche un imminente incontro al vertice tra Erdogan e Putin con al centro la questione dell’offensiva turca contro i curdi

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