La crisi ucraina

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Continua la pericolosa partita a scacchi tra la Russia , gli USA e i paesi della NATO. Mentre i russi hanno iniziato esercitazioni congiunte in Bielorussia gli Stati Uniti hanno dispiegato altri 3500 soldati nelle nazioni NATO ad est tra cui Romania e Polonia. Ma quanto è reale un attacco russo all Ucraina? E quali sarebbero le conseguenze? Secondo Luciano Bozzo, professore e direttore del Centro studi strategici e internazionali dell’Università di Firenze “È una sorta di enorme gioco di scacchi pericolosissimo, in cui le parti coinvolte muovono pezzi di diversa natura: c’è una parte militare, per esempio le manovre congiunte fra Mosca e Kiev, le iniziative diplomatiche, quelle di natura comunicativa, con anche la diffusione di notizie false, le misure economiche e quelle commerciali: tutto questo è finalizzato a ottenere obiettivi. Con l’intensificarsi della tensione il gioco si fa pericolo. Credo che nessuna delle parti abbia razionalmente interesse a farsi la guerra, ma c’è interesse a usare vari mezzi, fra i quali la pressione militare. Vero è che con l’aumento delle manovre militari e dello schieramento delle forze in campo i rischi di un conflitto armato crescono”

In Occidente si rafforza tuttavia una narrazione, proveniente soprattutto dagli Stati Uniti, di una guerra davvero alle porte (oggi, venerdì, il segretario di Stato americano, Antony Blinken, ha affermato che l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia può avvenire “in qualsiasi momento”

Questo anche perché – continua il professor Bozzo – “ci sono narrazioni contrapposte che fanno parte del grande gioco al quale ho fatto riferimento: c’è la narrazione russa, che enfatizza il tema della propria sicurezza nazionale e che giudica normali le manovre militari che sta compiendo sul proprio territorio, facendo pressione concreta sulla frontiera con l’Ucraina; dall’altra parte gli Stati Uniti, separati da migliaia di chilometri dalle operazioni reali o eventuali, giocano una carta diversa, quella della comunicazione enfatizzata: il pericolo della guerra, le minacce più o meno velate di ritorsioni a seconda di quelle che saranno le mosse del Cremlino”.

In tutti i casi una cosa è certa: la Federazione Russa ha violato il Memorandum di Budapest firmato oltre che da lei da USA,Inghilterra, Francia e Cina che assicurava  la sua sicurezza, indipendenza ed integrità territoriale in cambio del suo arsenale nucleare ereditato dall URSS.

Su richiesta ucraina , intanto l Inghilterra ha inviato rifornimenti militari mentre altri 3500 soldati americani sono giunti in Romania.

Secondo gli analisti se la Russia dovesse decidere di invadere lo deve fare prima della fine dell inverno per motivi tattici ma nonstante l inferiorità militare ucriana la Russia pagherebbe un alto prezzo e l opinione pubblica russa non è favorevole alla guerra mentre invece gli ucraini sono disposti a difendere il loro territorio metro per metro oppure sviluppare una tattica di guerriglia ritirandosi per salvare uomini e materiali e poi usarli per attacchi mirati e appunto di guerriglia.

Nel video: le esercitazioni congiunte Federazione Russa e Bielorussia. Imaggini fornite dal Ministero della Difesa russo

Per informazioni sul Memorandum di Budapest qui :

https://it.wikipedia.org/wiki/Memorandum_di_Budapest_sulle_garanzie_di_sicurezza

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