L inizio della Guerra Fredda
“Nella notte del 24 giugno 1948 […] l’ufficio dei trasporti e l’amministrazione militare sovietica in Germania presero come pretesto un incidente tecnico intervenuto lungo la ferrovia e sospesero il traffico di viaggiatori e merci, nei due sensi, compreso quello stradale, lungo il percorso Berlino-Helmstedt. Era iniziato il Blocco di Berlino. Fino al maggio 1949, per quasi 11 mesi, l’ex capitale del Reich restò isolata nel bel mezzo della zona di occupazione sovietica. In pochi giorni le scorte sarebbero finite. Non restò, per vettovagliare Berlino, che la via aerea. L’URSS non osò boicottare tale via. Contava, del resto, sulla sua obiettiva difficoltà e anche sui possibili contrasti in seno agli occidentali. […] Cominciò invece un lunghissimo ponte aereo, all’inizio del tutto improvvisato; esso fu anche una difficile prova di forza dall’esito malsicuro, una sfida che provocò qualche nervosismo e che gli inglesi interpretarono, secondo la loro indole, come un’impresa dal sapore sportivo oltre che politico. Nonostante le prese di posizione di alcuni militari, […] non si tentò, da parte occidentale, di forzare il blocco via terra. L’URSS, dl canto suo, continuò a consentire il ponte aereo. […] Solo il 5% dei berlinesi, in seguito ad una concessione propagandistica dei russi, accettò di andare nella zona orientale per acquistare merci. Gli aerei riuscirono peraltro a portare, con un numero crescente di voli, sino a 6393 tonnellate di merci al giorno.”
Bruno Bongiovanni, “Storia della Guerra Fredda”
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