IL MAPPAMONDO

Una volta, dalle mie parti nelle campagne cremonesi, ad uno che si contraddiceva tra il dire ed il fare, si diceva “hai la faccia come il culo”.

Girovagando per il mondo, di facce come il culo ne ho trovate molte e non passa giorno che non ne incontri qualcuna.

Oggi il titolo “faccia da culo d’Oro” spetta sicuramente al ministro degli Esteri della Russia, Sergei Lavrov, il quale, nell’incontro a Mosca con l’omologa libica, , Najla el-Mangoush, ha assicurato che il suo Paese non ha MAI inviato soldati o mezzi in Libia, tanto meno all’isterico generale Haftar.

Le sue affermazion, che hanno suscitato grandi risate fuori dal Cremlino, sono le seguenti :

La Compagnia Wagner é un battaglione “privato” di cittadini desiderosi di mettersi in mostra, Noi non ne sapevamo nulla.

Gli aerei russi presso la base di al-Jufra, tra cui MiG-29 e Su-24 ?Ce li hanno rubati i siriani e li hanno ridipinti per nasconderli.

La Russia ha sempre lavorato per un cessate il fuoco “immediato, permanente e incondizionato”, ed i nostri sporadici incontri con Haftar erano solo per convincerlo a deporre le armi.

Se non é faccia da culo questa, cos’altro é ?

L’amabile Ministro ha poi ribadito che la Russia auspica il ritiro di tutte le forze straniere dalla Libia (tanti i russi non ci sono secondo lui) e ribadito il pieno appoggio al Governo in carica, congratulandosi per gli sforzi di pace destinati a portare il Paese alle prossime “libere e democratiche” Elezioni Generali.

Quella povera donna della Najla el-Mangoush ha elogiato l’impegno della Russia a fianco della Libia e del governo di unità nazionale ad interim, aggiungendo che Tripoli conta sull’aiuto di Mosca per unificare le istituzioni militari, le agenzie statali e portare avanti il più ampio processo di pace. Poveretta…..

Dopo gli abbracci di rito, si sono congedati, ripromettendosi a vicenda di incontrarsi ancora presto, molto presto.

L’altra faccia da culo del Califfo d’Istanbul, stizzito da tanto amplesso politico, ha teneramente dichiarato che la questione “ritiro truppe” non lo riguarda perché i “turchi presenti in Libia sono ormai libici” avendo sposato la causa del Paese.

Oggi, in Libia, ci sono più o meno 30.000 soldati tra “regolari” e “mercenari”.Gente senza Patria che ubbidiscono ad Entità sconosciute, che vengono pagati, diretti e addestrati dalle Entità senza nome e volto.

Come fai a cacciarli se non sai nemmeno chi sono ?

Ma la sortita di Sergei Lavrov ha un destinatario preciso : Saif Gheddafi.Infatti ha detto tutto quello che Saif vuole sentire, fuori TUTTI dalla Libia.Un modo per ingraziarselo ulteriormente visto che le probabilità di una sua candidatura si fanno sempre più concrete.

Saif non é una trota e non abbocca all’amo russo.Nel suo elenco, i primi a lasciare il Paese dovranno essere proprio i russi, seguiti dai turchi.

Chi allora gli darà (eventualmente) una mano ?Zitta zitta l’Arabia Saudita invia generi alimentari, medicinali, ospedali da campo e vaccini.”No, no, non ci ringraziate, lo facciamo per amore verso i nostri fratelli libici”Altre facce di culo.

Qui bisogna correre ai ripari e rifare il mappamondo.Mettere due sode chiappe con tutti i disegnini sopra, perché ho la vaga impressione di vivere in un Mondo fatto a Culo.

Claudio Khaled Ser

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