I curdi siriani tra Turchia e Isis

da anbamed.

Siria
Continuano ad Afrin i rastrellamenti dell’esercito di occupazione turco e delle milizie affiliate contro la popolazione curda. Nei giorni scorsi sono avvenuti arresti di decine di persone con l’accusa di collaborazione con la resistenza. Più ad est, nella provincia di Deir Azzour, operano invece le cellule clandestine dei jihadisti di Daiesh (Isis). Un gruppo armato ha compiuto un’imboscata contro un’auto di combattenti delle Forze Democratiche Siriane a guida curda, in una strada provinciale che conduce dal capoluogo al villaggio di Hajeen. Sono rimasti uccisi due combattenti e un terzo è stato ferito gravemente. Il gruppo assalitore è riuscito a dileguarsi.
La situazione nei territori autonomi del nord est della Siria è aggravata anche dal peso della presenza di oltre 20 mila ex miliziani daieshisti nelle prigioni, tra i quali circa 4000 sono stranieri, ma che i loro paesi si rifiutano di riprenderli. Questo rifiuto non riguarda soltanto i jihadisti, ma colpisce anche i bambini. La Commissione ONU per i Diritti dell’Infanzia ha emesso un duro giudizio sul rifiuto da parte della Francia di riprendersi 49 bambini figli di jihadisti con nazionalità francese.

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