Erdoğan minaccia ancora i curdi siriani e iracheni
da Agenzia Anbamed
Il neo Sultano, mentre ricatta la Nato ostacolandone l’ingresso di Finlandia e Svezia (che ospitano, soprattutto la seconda, rifugiati politici curdi, sostengono le SDF e praticano un embargo verso la Turchia dop o l’invasione di Afrin) continua a minacciare, questa volta contemporaneamente, i curdi siriani del Rojava e gli Yazidi di Shengal (Kurdistan iracheno).
Per quanto riguarda il Rojava, l’imminenza dell’attacco turco nel nord della Siria è percepita dalla popolazione locale osservando i movimenti di terra delle truppe di Ankara nella regione sotto il loro controllo. Le minacce turche sono state pronunciate dal neo sultano Erdogan lo scorso lunedì e subito sono stati segnalati movimenti di terra di truppe e milizie alleate nella regione nord ovest della Siria. Non sono mancate le provocazioni con lanci di mortaio contro le postazioni delle forze democratiche siriane /FDS) nella provincia di Aleppo. Secondo il portavoce delle FDS, Aram Hanna, le minacce turche sono da prendere sul serio e la comunità internazionale non deve abbassare la guardia. “Erdogan è in difficoltà interne e ha bisogno di distogliere l’attenzione dell’opinione pubblica turca con una nuova guerra in Siria e Iraq”, ha detto Hanna. Le FDS hanno combattuto e sconfitto l’Isis a Raqqa e Deir Azzur, ma rischiano adesso di essere abbandonate, in caso di disimpegno delle truppe USA in Siria, nel tentativo di ottenere il riallineamento di Ankara ai piani statunitensi per la guerra in Ucraina e le manovre di allargamento della Nato
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