Attacco dell’Iran al Kurdistan iracheno

da Agenzia Anbamed

Un lancio di razzi iraniani hanno causato 9 persone e vari feriti nel Kurdistan iracheno. L’attacco partito dal territorio iraniano è stato compiuto con una decina di droni armati di missili telecomandati. Gli attacchi hanno colpito 4 campi ad est del capoluogo, Erbil, dove vivono profughi curdi iraniani fuggiti alla repressione. Il governo di Baghdad ha convocato l’ambasciatore di Teheran per protesta.

I Guardiani della Rivoluzione hanno rivendicato il bombardamento adducendo attività anti iraniane a partire dal Kurdistan iracheno in seguito al caso della morte di Mahsa Amini. In Iran, le manifestazioni proseguono per il 13esimo giorno consecutivo, con una dura repressione da parte della polizia.

La zona verde al centro di Baghdad è stata oggetto ieri al lancio di 7 razzi mentre si teneva la seduta del Parlamento. Sette feriti tra le forze di polizia che presidiavano l’area attorno alle sedi statali. Nella piazza Tahrir, non lontano dalla zona verde, si è tenuto un presidio dei seguaci di imam Sadr, che hanno tentato di attraversare un ponte per raggiungere il Parlamento, ma sono stati bloccati dalle forze di polizia. Altrimenti sarebbe stata una strage. Il bombardamento non è stato rivendicato. La seduta parlamentare ha votato contro le dimissioni del presidente della camera, Halaboussi, assegnando di fatto una fiducia rafforzata. Su 239 deputati presenti, hanno votato per il mantenimento dell’incarico 222. La crisi politica in Iraq è stata provocata dalla volontà dei partiti sciiti filo iraniani di non passare all’opposizione, ma addirittura rivendicano la nomina del premier malgrado che siano una minoranza. Dalle ultime elezioni è passato un anno, ma il paese è senza un capo dello Stato e un governo in carica.

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