Assalto ISIS al carcere kurdo di Hasakah
da Agenzia Anbamed
Si combatte ancora ad Hasaka, dove i jihadisti di Daiesh hanno attaccato la prigione di Ghweiran. “Il carcere non è ancora sotto controllo delle forze curde”, ha scritto l’Osservatorio Siriano. “La rivolta è ancora in corso e molti detenuti fuggiti hanno ricevuto armi e stanno combattendo dai loro rifugi temporanei. Elicotteri USA continuano a perlustrare dal cielo la zona ed hanno colpito con razzi e raffiche di mitra i nascondigli dei jihadisti. Carri armati sono stati dislocati nelle zone adiacenti”. Nel carcere ci sono 3500 miliziani ed alcune palazzine sono nelle mani dei detenuti in rivolta. Hanno armi fornite dal gruppo che ha compiuto la prima incursione. Si sospetta che abbiano nelle loro mani alcune guardie prese come ostaggi. Le forze curde aspettano l’esaurimento delle munizioni per poter dare l’assalto finale con il minimo di perdite. Il numero totale delle vittime di questa incursione jihadista è di 114 persone uccise, tra i quali circa 40 sono combattenti delle forze democratiche siriane. Secondo l’agenzia stampa di Damasco, si assiste ad un’ondata di rifugiati alla ricerca di un posto più sicuro. Per il perdurare di questa battaglia, i curdi accusano la Turchia di aver dato una mano al riarmo dei miliziani Isis. Una delle accuse riguarda l’uso dei droni turchi per colpire i combattenti curdi che stavano affluendo verso Hasaka in soccorso delle unità locali.
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