25 aprile

Lei era Gabriella Degli Esposti. Medaglia d’oro al valore militare.Partigiana e antifascista modenese. Nome di battaglia “Balella”. Origini socialiste, marito comunista.Dopo l’8 settembre 1943, assieme al marito Bruno Reverberi trasformò la propria casa in una base della Quarta Zona della Resistenza. Era già madre di due bambine piccole e attendeva un terzo figlio, ma partecipò comunque ad azioni di sabotaggio e si impegnò in prima persona nell’organizzazione dei primi Gruppi di difesa della donna.Il 13 dicembre 1944, a seguito di un rastrellamento dei tedeschi, Gabriella Degli Esposti fu catturata da un gruppo di SS comandato da quella carogna infame – i nazifascisti erano tutti così – del tenente Hans Schiffmann.Gabriella fu prima picchiata e poi minacciata di morte, affinché rivelasse dove si trovava il marito.L’indomani un gruppo di SS arrestò nelle zone circostanti una settantina di persone. I prigionieri ritenuti antifascisti furono torturati così brutalmente che le loro urla vennero udite da molti abitanti del vicinato. In tanti chiusero le finestre per non sentirle.Il 17 dicembre, Gabriella Degli Esposti e nove compagni di prigionia furono trasportati sul greto del fiume Panaro a San Cesario e fucilati. Prima di essere uccisa, benché incinta, Gabriella fu barbaramente seviziata: il suo cadavere venne ritrovato senza occhi, il ventre squarciato, la testa rasata e i seni tagliati. Il martirio di Gabriella indusse molte donne della zona a unirsi ai partigiani. Nacque così il distaccamento femminile Gabriella Degli Esposti, si ritiene l’unica formazione partigiana formata esclusivamente da donne.È una storia terribile. Una delle tante, troppe storie che rischiano la dimenticanza.Ricordare e festeggiare il 25 aprile è un dovere. Non smettete mai di farlo. Anche per Gabriella.

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