Israele attacca l’Iran, esplosioni vicino al sito nucleare iraniano di Natanz
13 giugno 2025
Sfidando il monito di Donald Trump e sabotando di fatto i suoi negoziati con Teheran sul nucleare, Israele ha lanciato nella notte una serie di attacchi “preventivi” in Iran contro impianti nucleari e militari, fabbriche di missili balistici e alti ufficiali.
Una mossa che ha fatto schizzare il prezzo del petrolio e che rischia di aprire un terzo fronte di guerra dopo quello in Ucraina e a Gaza. Un altro schiaffo per The Donald, dopo che anche Vladimir Putin ha tirato dritto per la sua strada.
La decisione è stata presa dal premier israeliano Benjamin Netanyahu lunedì scorso, quando ha chiamato il presidente americano informandolo della sua intenzione e inducendolo ad evacuare il personale americano in Medio Oriente per il timore di ritorsioni iraniane.
“Siamo in un momento decisivo nella storia di Israele”, ha dichiarato Netanyahu in un videomessaggio registrato. “Pochi istanti fa Israele ha lanciato l’Operazione Leone Nascente, un’operazione militare mirata a contrastare la minaccia iraniana alla sopravvivenza stessa di Israele. Questa operazione continuerà per tutti i giorni necessari a rimuovere questa minaccia”, ha aggiunto, suggerendo quindi che l’offensiva per neutralizzare il programma nucleare del nemico potrebbe protrarsi. Poche ore prima, per la prima volta in 20 anni, l’Aiea aveva censurato l’Iran per non aver ottemperato alle indagini in corso sulle attività nucleari del Paese.
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