Il mestiere delle armi

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La storia epica e scomoda dei mercenari svizzeri. Un viaggio che smonta il mito della neutralità e ci interroga sul presente. Un programma di e con Jonas Marti.

Una storia scomoda e sorprendente: quella dei mercenari svizzeri, protagonisti di mille guerre per potenze straniere. Un viaggio sul territorio svizzero e non solo: da Parigi a Roma, dall’Indonesia al Canada, la puntata mette in discussione il mito della neutralità elvetica e racconta un paese che ha costruito la sua prosperità anche grazie all’arte della guerra. La Svizzera si racconta come terra di pace e di neutralità, ma dietro questa immagine si nasconde un’altra storia. Per secoli centinaia di migliaia di uomini hanno lasciato le valli alpine per arruolarsi come mercenari in eserciti stranieri. Hanno combattuto battaglie che non erano le loro, hanno difeso troni lontani, hanno portato il nome del nostro Paese nelle pieghe più sanguinose della storia. Questa puntata è un viaggio epico che non conosce confini. Dalle giungle impenetrabili dell’Asia sudorientale alle piazze infuocate di Parigi, dalle corti papali di Roma ai villaggi devastati dell’Indonesia, il filo invisibile dei mercenari svizzeri attraversa secoli e continenti. È la traiettoria di un popolo in armi che ha intrecciato il proprio destino con quello di monarchie, imperi e rivoluzioni. Non sono soltanto cronache di guerra, ma frammenti di un racconto più grande. Un racconto che ci costringe a guardare oltre i miti della neutralità e della pace, per scoprire che la nostra storia è stata scritta anche col sangue versato lontano da casa. Attraverso archivi, testimonianze e immagini potenti, la puntata porta lo spettatore dentro un affresco che unisce Europa, Asia e il mondo intero. Non un passato lontano, ma uno specchio che ci obbliga a chiederci chi siamo davvero. Un programma che è insieme storia e viaggio, memoria e rivelazione. Perché la guerra segreta degli svizzeri non appartiene solo al passato: continua a interrogare il nostro presente. Un programma di e con Jonas Marti.