I bambini nella guerra

Tra il 1975 e il 1979, durante gli anni del regime di Pol Pot in Cambogia, nel carcere e centro di interrogatori S-21 (Tuol Sleng) di Phnom Penh furono rinchiuse, torturate e uccise circa 17.000 persone. I sopravvissuti accertati sono soltanto dodici. Nei primi mesi del 1975 la maggior parte delle persone arrestate erano soldati, insegnanti, studenti, operai, monaci, ingegneri, ecc. legati al precedente regime di Lon Nol. Più tardi, la paranoia di Pol Pot cominciò a colpire i membri del suo stesso governo e partito, e nella prigione scomparveroferventi comunisti insieme alle loro famiglie. Alla caduta del regime vennero trovate le foto di documentazione fatte ai prigionieri, fra i quali figurano molti bambini e bambine che subirono una sorte atroce.
La prigione fu scoperta durante l’invasione vietnamita della Cambogia nel 1979. Nel 1980 fu riaperta dal Governo della Repubblica Popolare di Kampuchea come Museo della memoria delle atrocità commesse dai Khmer Rossi.
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